Anche questo rito è già presente nel blog, ma ho preferito riservargli un articolo tutto per se.
Comprate un vaso e del terriccio entrambi nuovi in un venerdì di luna crescente. Sento sia necessario fare una precisazione a riguardo. In un libro che lessi molto tempo fa, era previsto andare a cercare del terriccio in un luogo in cui non ci fosse mai passato nessuno o avesse urinato un gatto.
Il rito originale, prevedeva lo sforzo da parte della ragazze di impegnarsi a cercare tale terriccio vergine. Ma per trovare una zolla di terra, in cui nessuno abbia mai messo piede, oggi, direi che è estremamente difficile, ma nemmeno del tutto impossibile. Però, anticamente, chi doveva effettaure dei riti, sapeva che vi sarebbero stati dei sacrifici da fare, che bisognava essere astuti e scervellarsi per trovare una soluzione al problema ma soprattutto, ci si doveva impegnare. Ecco, questo era il giusto atteggiamento per affrontare un rituale, in quanto, ancor prima di operare, la persona, stava già iniziando la preparazione ad esso e di conseguenza, attirava a se la possibile vittima. Andare a comprare del terriccio non offrirà mai il coinvolgimento mentale che riserverebbe una bella passaggiata alla ricerca di una zolla vergine. Ma se voi, dopo aver fatto mille ricerche, non trovate la zolla vergine, andrà bene la seconda opzione cioè di comprare il terriccio. In questo caso, però, avrete, se non altro, toccato con mano tutte le opzioni e vi sarete impegnate per raggiungere il vostro scopo. E’ questa la chiave.
Fatta questa piccola premessa, continuamo con la spiegazione. Prendete il bulbo e deponetelo all’intermo del vaso e ricopritelo con la terra battezzandolo con il nome della persona amata (quindi, mentre lo coprite direte << da oggi tu ti chiamerai ….(nome e cognome più data di nascita dell’amato)….).
Ogni mattina ed ogni notte lo innaffierete con qualche goccia d’acqua poi, con molta dolcezza ma allo stesso tempo molta convinzione, reciterete queste parole per ben tre volte come una cantilena:
<< La radice crescerà ed il fiore si aprirà venga a me il cuore dell’amato mio… (nome)… voglio, comando e posso così sia>>.
Questo rituale lo farete fino a che il fiore non sarà del tutto sbocciato!
NOTE: Se non trovate il giacinto,andrà bene qualsiasi tipo di bulbo,basta che sia profumatissimo es. il mughetto, la fresia, il tulipano. Il giacinto è il più indicato, in quanto considerato il fiore di Venere.
Vi ricordo che questo antico rituale veniva eseguito dalle giovani fanciulle prima delle feste di paese. Non avendo la possibilità di proporre un ballo alla persona che aveva catturato la loro attenzione, perchè all’epoca non era bello che una ragazza fosse emancipata a tal propisito quindi, utilizzavano il rito per attirare le attenzioni del loro preferito. Non garantisce l’amore, ma vi offre una possibilità. Potrete effettuarlo quando vorrete, ma sempre con parsimonia. In ogni caso, se la persona non fa per voi, ve ne accorgerete subito perchè il bulbo marcirà.