CONTROFATTURE


CONTROFATTURA D’AMORE.

Se pensate di essere vittime di una fattura d’amore  e volete liberarvi di questo amore agite nel seguente modo. Denudatevi e disegnate in un foglio bianco il solo e la luna ( anche schematizzati ovvero come li disegnano i bambini il sole con i raggi e la luna a quarto). Bruciate il foglio su cui avete disegnato e mescolate la cenere ottenuta alla vostra urina. Fate seccare il tutto e cospargete con la polvere ottenuta il vostro sesso. Ora prendete una candela di cera vergine ( ovvero mai utilizzata) e fatela consumare un poco, avendo cura di raccogliere la cera ke ormai si sarà liquefatta ed unitela alla cenere che già avete ottenuto in precedenza. Adesso scrivete una lettera al vostro innamorato scomodo cospargendo la lettera con il composto ottenuto. Siate certi che non vi cercherà mai più.

CONTROFATTURA DELLA RUTA.

Se pensate che una persona sia stata oggetto di fattura prendete del succo di ruta che sia stata benedetta. Fatelo bere alla persona in questione e state certi che da quel momento sarà immune da qualsiasi fattura.

CONTROFATTURA DEL CIMITERO.

Se un uomo ritiene di essere divenuto impotente per via di un maleficio dovrà recarsi a mezzanotte in un cimitero e li dovrà cercare una cappella che abbia nella porta un anello di ferro. A questo punto legherà un nastro di raso rosso nell’anello di ferro dicendo le seguenti parole:

<< Io lego questo anello sepolcrale e sciolgo la mia malia in nome di Dio e della Vergine Maria >>.

Quando poi qualcuno, incuriosito dal nastro rosso, lo slegherà, ritornerete nel pieno delle vostre forze sessuali.

CONTROFATTURA DEL SUFFIMIGIO.

Prendete 7 grani di incenso, della mirra, alloro secco, buccia d’aglio e sette chiodi di garofano. Bruciate il tutto in un bracere di rame. Non appena si innalzeranno i fumi recitate la seguente orazione:

<< Casa di Gerusalemme ilmale uscì dove Gesù Cristo entrò recando il bene: io prego Gesù affinchè il male scompaia da me e Amen>>.

CONTROFATTURA DEI CHIODI.
Questa fattura è di notevole potenza in quanto costringerà la persona che ha operato su voi a mostrarsi al vostro cospetto.

Recatevi da un macellaio ed acquistate un cuore d’agnello., dovete stare attenti che il cuore sia perfettamente integro ed avvolgetelo in una salvietta ovvero in un fazzoletto di colore rosso. Adesso dovrete procurarvi nove aghi ( spine) di biancospino oppure se siete impossibilitati di trovare questa pianta sostituete le spine con i chiodi.

Infilate nel cuore un chiodo dicendo le seguenti parole:

<< Adibaga, Sabaoth, Adonay, contra ratout prisons pererunt fini unixio paracle gossum>>.

Ora prendete altri 2 chiodi  e li inflilate dicendo le seguenti parole :

<< Qui fissum mediator agros gaviol valax>>.

Prendetene altri due ementre li infilate ancora nel cuore e dite:
<< Landa zazar valoi sator salu xio paracle gossum>>.

Poi prendetene altri due e sempre mentre infilate dite:
<< Mortuus cum fice sunt et per flagellationem Domini Nostri Jesus Christi>>

Infine prenderete gli ultimi due chiodi e dite:
 
<< Avir sunt paracletur stator verbonum offisum fidando>>
Continuate dicendo:
<< Io chiamo quelli o colui che hanno fatto contro di me il male, stolto, il male che tu hai fatto si possa rivoltare verso te e possa tu venirmi a trovare, per mare, per terra, per aria, ovunque tu ti trovi>>.

Ora prendete il cuore e lo mettete in un sacchetto e lo nasconderete in un posto sicuro.
Il mattino dopo ripetete il rituale effettuato avendo cura di spostare i chiodi da un posto all’altro, avendo l’accortezza di ripetere le invocazioni, e non inserendo mai i chiodi in un posto in cui erano già stati infissi. Questo procedimento va ripetuto per bene 9 giorni.

All’alba del decimo giorno ponete il cuore su una griglia rovente e fatelo arrostire.
Vedrete che entro breve tempo il malvagio che ha operato contro di voi verrà a chiedervi di far cessare i guai che gli state provocando.